Sollecitato da Renato Damiani, ho provveduto a eliminare un messaggio contenenti frasi inopportune e quanto meno antipatiche rivolte ad un direttore di gara.
Ne approfitto per ribadire alcuni concetti.
In primo luogo, la censura da parte dell’amministratore del sito è qualcosa a cui non vorrei mai ricorrere, perché – proprio in quanto “censura” – è una limitazione della libertà di espressione degli utenti.
Detto questo, è altrettanto evidente che una forma di censura da parte di chi scrive deve comunque esserci, perché questo sito è pubblico, e quindi leggibile da chiunque. Non è mia intenzione ribadire i concetti elemtari di educazione e rispetto, anche perché sono certo che tutti voi li conosciate già. Alla luce di quanto successo, invito però tutti voi a mantenere fuori da questo sito polemiche personali sui direttori di gara e sugli avversari.
Il calcio è un grande sport, ma in Italia in questo momento è contaminato da interferenze esterne che ne corrodono l’immagine: non facciamo che ciò succeda anche in Carnia, per di più negli amatori. E ricordiamoci che, come una volta mi disse l’amico Nevio del Socchieve, “l’arbitro può essere bravo o meno, ma senza di lui non si gioca”.
Certi della vostra comprensione, vi ringrazio e vi incoraggio a scrivere sul blog con ancora maggiore frequenza.
Gianluca Gaspari
Ritengo sia opportuno per tutti ritornare ad essere AMATORI perchè lunedì sera ho partecipato alla partita Cesclans – Paularo e credo che, se i giocatori del Paularo avessero “giocato” di più e “parlato” di meno probabilmente la partita sarebbe stata più divertente per tutti, arbitro compreso. L’arbitro è AMATORE come noi e come noi sbaglia. Sta a noi capire lo sbaglio e magari confrontarci con lo stesso al termine della partita. Mi dispiace per il Paularo perchè mi sembra una squadra seria, puntuale e “numerosa”.
N.B. Sono rimasto molto deluso dell’articolo del Messaggero Veneto riguardo la partita Cesclans-Paularo, lo ritengo inopportuno e un po’ “pesante” nei confronti del Cesclans.
Caro Cesclans, sono assolutamente d’accordo con te su tutto.
Io lunedì non c’ero, quindi non so se quelli del Paularo siano stati troppo chiacchieroni; certo è che ci ricordiamo solo quando ci fa comodo che gli arbitri sono amatori come noi.
Quanto all’articolo, francamente non l’ho letto, pensavo che fosse uguale a quello pubblicato ieri su questo sito. Ci darò un’occhiata.
Mandi
Gianluca
Caro Cesclans, certamente non voglio avvallare la tesi che gli amatori Paularo abbiano perso a causa dell’arbitro, non è così! Ma vorrei che non passasse l’idea di una squadra che ha protestato inopportunamente contro arbitro e avversari. Si è trattato di una esasperazione di animi data da numerosi episodi macchiavellici. Riprendendo poi l’articolo di Damiani sul Messaggero Veneto ( che non è ne inopportuno, ne pesante ma la pura cronaca della partita)vorrei farti notare che i giocatori del Paularo hanno “parlato” anche per far assegnare all’avversario Cesclans l’angolo poi trasformato (vostro merito) in gol dimostrando un certo fair-play; cosa per cui voi non avete avuto la capacità o il coraggio di fare sul rigore (anche a detta vostra molto dubbio)che avete prontamente segnato. Ripeto: merito vostro della vittoria ma non neghiamo i fatti..chioserei con un detto popolare “andè plui diis che luagnes”
…ricordiamocelo : siamo amatori sia noi che gli arbitri ! errare è umano…a perseverare ci pensava moggi !!! forza dognese !!!
Da capitano del Davar mi permetto di esprimere un mio pensiero in merito al rapporto tra giocatori ed arbitri. Essendo, come da più voci giustamente detto, amatori sia noi giocatori che gli arbitri è doveroso accettare, come si fa con i nostri compagni, gli errori anche degli arbitri. Da parte nostra pertanto dobbiamo certamente limitare le proteste ed accettare quanto deciso sicuramente in buona fede dalla “giacchetta nera”. Ritengo però giusto pretendere che anche da parte degli arbitri ci sia un migliore rapporto con noi giocatori. Non è accettabile che qualche arbitro (per fortuna pochi) si presenti in campo pensando di essere il Dio sceso in terra e faccia “lo snob” nei confronti di noi poveri giocatori amatori rispondendo anche in maniera maleducata.
Auguro un buon campionato a tutti ricordando che alla fine vince uno solo ma l’importante è che tutti ci siamo divertiti!!!!
Ma fatemi un piacere.. parlate di amatori ma secondo voi ragazzi di vent’anni e’ giusto che giochino negli amatori ? ci vogliono regole,amatori un corno. riguardo al cesclans complimenti per la vittoria ma sportivamente abbiamo vinto noi. saluti Cristian Maion.
Siamo alle solite..
Di arbitri preparati e intellignti come Della Pietra non ce ne sono molti.
Comunque complimenti anche all’arbitro di Nolas e Lops / SPQR di ieri sera.
Direzione impeccabile e condotta d gara degna di arbitro decisamente di categoria superiore.
Damiani tu eri presente e concorderai con me.
Grazie
Caro Cristian, è assolutamente legittimo che ragazzi di 20 anni giochino negli amatori. E’ leggttimo perché – e lo ripeto da sempre – gli amatori non sono le vecchie glorie. Troppo spesso le due cose vengono confuse; in realtà gli amatori sono coloro i quali non hanno tempo, voglia o capacità di giocare in categorie superiori.
Quanto al commento su Della Pietra, alla luce anche dell’arbitraggio avuto ieri, la mia idea è questa: CLONATELO!
Caro Gianluca,rispetto le tue idee ma non le comdivido.. renditi conto che così le persone come me che vanno negli amatori perche’ amano il calcio ma si ritrovano a dover lasciare il posto a un ragazzo di vent’anni solo perche’ corre di piu’,arriva il momento che nessuno va piu’ a giocare.. non farmi parlare poi del carnico lo trovo vergognoso.
Cristian, non sono mica mie idee… gli amatori si definiscono n questo modo. Poi quello che dici tu può anche essere vero, ma non è una cosa risolvibile dalla lega, o meglio, la lega può fare dei campionati di over 35 (e li fa). In carnia fa un campionato aperto a tutti, casomai sta alle società dare un’orientamento diverso all’utilizzo dei giovani. Mi pare che qualcuno lo stia facendo.
(A scanso di equivoci, lungi da me fare polemica, anche se magari come età sto nel mezzo).
Scusate se quest’anno ho un po’ trascurato questo blog, ma ero impegnato a far polemiche 😉 sul sito del carnico FIGC… Cmq rimedio subito! Secondo me, sia nel caso di qualche arbitro (per mia esperienza rarissimi) che in quello di qualche “juniores” che gioca con gli amatori (pochissimi anche questi), il problema sta nella mancanza di educazione allo sport. Mi spiego. Credo che difficilmente qualcuno possa arrabbiarsi seriamente con un arbitro che, in assoluta buona fede, commette errori anche grossolani in campo, mentre è difficile digerire arbitri che mancano di rispetto ai giocatori, fanno i protagonisti, ecc., anche in caso di risultato favorevole. Lo stesso vale per i giovani amatori. Un ragazzo di vent’anni che gioca contro un cinquantenne deve rendersi conto che, come lui ha le proprie armi da mettere in campo (velocità, freschezza atletica, ecc..) il “nonno” ha le sue (esperienza, furbizia, “cattiveria” agonistica.). Per cui il ragazzino che sbeffeggia il giocatore più anziano superandolo agevolmente in velocità deve accettare che questi lo trattenga per la maglia o gli pesti il piede per non farlo partire.. Fa tutto parte del gioco! I giovani amatori che si rendono antipatici agli anziani, e alimentano le polemiche, sono quelli che irridono l’avversario più “grande” e poi si lamentano appena toccati, lanciando urla da vitelli al macello! Se ci fosse più rispetto da parte di tutti verso tutti, certe situazioni antipatiche, comunque rarissime, non si verificherebbero.
credo solo che i problemi di una squadra che faccia giocare un ventenne e non un trentacinquenne debbano essere risolti faccia a faccia con presidente allenatore capitano e giocatori e non polemicando lasciando messaggi sul (ottimo) sito delgli amatori. saluti
Cert che in questo blog gli pseudonimi abbondano… Tutti coraggiosi e convinti delle proprie idee!!!
ma mister rko mica sarà un errore di battitura? lo pseudonimo mica sarà stato mister eko?
Stefano, bentornato! io ti ho seguito anche di là, anche se in silenzio…